In marzo le giornate iniziano a farsi via via più lunghe, il clima poco a poco più mite: per gli amanti del ciclismo è tempo di rimettere su strada la loro bicicletta, e di riprendere la stagione sportiva. Un’ottimo percorso per iniziare bene l’anno ciclistico può essere senza dubbio il giro dei Colli Euganei, nel Veneto centrale.
I Colli Euganei sono un piccolo massiccio nella provincia di Padova, delimitati idealmente dai centri di Monselice a sud e dalla prima periferia del capoluogo a nord, sfiorati dalla strada statale 16 a est. La vetta più alta, il Monte Venda, supera di poco i 600 metri.

Per i ciclo amatori che non risiedano nelle immediate vicinanze del massiccio, è consigliabile di utilizzare come basi di partenza Monselice, Este o Padova, facilmente raggiungibili sia in auto sia in treno da qualsiasi luogo d’Italia. La migliore base di partenza, anche per la particolare bellezza del borgo, è probabilmente Este, antico centro medievale che conserva ancora un castello. Usciti dall’abitato di Este si prende la strada che porta a Baone, in direzione nord est, iniziando ad addentrarsi nei Colli con una strada in leggerissima salita, ideale per iniziare a sciogliere i muscoli.
Da Baone quindi si prosegue in direzione nord verso Valle San Giorgio, lasciandosi a sinistra il Calaone, colle di 300 metri dominato da un antico castello, ricordo del passato in cui i signori delle città circostanti si contendevano la zona. Superato il piccolo centro di Valle San Giorgio, si punta verso Cinto Euganeo, con una strada che inizia a salire senza però essere troppo ripida, per circa 8 km. Da Cinto si può quindi puntare verso la parte più montuosa dei Colli, salendo verso Torreglia, passando per Faedo.
La vegetazione in questa zona si trasforma, ed iniziano a comparire boschi di lecci. Sui versanti rivolti a nord, che ci si lascia via via alle spalle proseguendo verso Torreglia, crescono invece rigogliosi i castagni. Una volta arrivati a Torreglia si può approfittare di una sosta per riposare i muscoli e godere di un panorama eccezionale.
Da Torreglia si può anche salire verso il Monte Rua, sede di un eremo camaldolese, prendendo una strada a tornanti ripida e senza traffico automobilistico circondata da boschi: il senso di pace che si percepisce una volta giunti in cima ripagherà abbondantemente delle fatiche fatte. Una volta tornati a Torreglia si scende verso Castelletto, e prendere la strada in direzione sud per Galzignano, centro termale.
Da Galzignano si può scegliere se proseguire il giro per i Colli, in direzione Arquà Petrarca, o se prendere la strada in discesa per Battaglia Terme e riportarsi verso Este seguendo la strada parallela alla Statale 16.
Volendo aggiungere all’itinerario una breve tappa nel borgo scelto da Francesco Petrarca per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, si segue la strada per Valsanzibio, in direzione sud. Arquà è un magnifico borgo medievale. Dalla piazza principale la visuale sulla pianura padana è eccellente; nello stesso luogo si conservano ancora le spoglie mortali del poeta trecentesco.
Da Arquà si raggiunge quindi nuovamente Valle San Giorgio, dove si era già passati durante l’ascesa a Cinto Euganeo, e si ripercorre a ritroso la strada per Este. In caso si volesse percorrere un itinerario più breve, a Valle San Giorgio si può quindi deviare per Arquà invece che per Cinto. Da Arquà si può quindi scendere verso Monselice, lasciandosi alla sinistra il Monte Ricco e proseguendo verso Este seguendo la via delle Valli. Dopo circa due chilometri dall’uscita da Monselice, a destra si può incontrare il Lago delle Rose, piccolo specchio d’acqua dolce. Continuando sulla stessa strada in direzione ovest, si giungerà ad Este, mantenendo alla sinistra il massiccio dei Colli Euganei.